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Rosa confetto e la lotta al patriarcato
Rosa confetto

Rosa confetto e la lotta al patriarcato

La scatola di Barbie è stata aperta. E sarà difficile richiuderla. Il film di Greta Gerwing, in sala dal 21 luglio, lascia il segno, anche grazie ai litri e litri di tinta confetto fluo che tra l’altro sembra introvabile: per realizzare le scenografie una delle aziende di vernici più grandi al mondo avrebbe terminato le scorte.

rosa confetto

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Dietro il colore rosa dell’iconica bambola, c’è un mondo da scoprire

Alla scoperta del mondo e per un mondo migliore. Non si può dire che in oltre sessant’anni di vita la bambola Mattel abbia avuto una vita monotona, tutt’altro, ma questa volta la vive senza filtri.

E allora scopre sentimenti finora sconosciuti come ansia e paura ma anche meraviglia e mille altre sfumature del mondo reale.

rosa confetto

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Ryan Gosling e Margot Robbie, protagonisti del film di Greta Gerwig (Instagram)

Mondo a cui accede davvero ed è pronta a fare delle scelte, emblematico come abbandoni i vertiginosi tacchi a spillo per delle Birkenstock Arizona, ovviamente rosa, che le danno le chiavi del mondo.

Questo sandalo ha diverse peculiarità, la prima è che dalle sue origini antiche si modella al piede di chi lo indossa.

La seconda, in fatto di moda, è sempre stato un simbolo di appartenenza: per anni amato dagli Hippy poi dagli Indie fino ai radical chic, arrivando a essere al centro di capsule collection e collab con maison di haute couture.

Dall’uscita della pellicola il sito Lyst, che monitora i consumi e le ricerche dei consumatori, avrebbe calcolato un 110% di richieste. Il rosa per troppi anni è stato considerato un colore solo per le femmine, come relegato in un ghetto cromatico.

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Il cofanetto Barbie del Pastificio Di Martino

Ma il rosa è stoico, se ci pensiamo è l’unico che non stinge o non si modifica. Forte e dolce, eccitante e allo stesso tempo in grado di rasserenarci. E la storia ci insegna che molto spesso i cambiamenti e le ‘rivoluzioni’ partono proprio da un colore che diventa bandiera e firma.

Allora oltre all’aspetto visivo e moda con collezioni di abiti, trucchi, accessori per la casa e la pasta del Pastificio Di Martino dedicata a Barbie c’è di più. Da questa nuance parte la lotta al patriarcato, agli stereotipi per un mondo di equità.

Ma anche della presa di coscienza che tutti e ovunque nel mondo (anche a Barbieland) possiamo portare il nostro bagaglio e fare la differenza.

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Il rosa Barbie ha un nome: Pantone 219C

In tutti gli ambiti: dalla salvaguardia del pianeta e crisi climatica in un’estate particolarmente bersagliata fino al conquistarci il nostro futuro con tutte le cadute e le paure che possiamo incontrare. E se ci si rialza da un tacco di 20 centimetri lo si può fare in tutte le situazioni.

Tutto questo nella pellicola viene visto sotto varie lenti per poi essere smontato e rimontato, riservandoci una visione definitiva. E anche un colore preciso, coniato da Pantone è nato il Rosa 219C.

La regista Greta Gerwing la conosciamo per i suoi film indipendenti, per il suo impegno e per un talento unico nel riscrivere certi classici.

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L’attrice America Ferrera è Gloria, l’amica di Barbie, protagonista di un forte monologo sulle donne (Instagram)

Per esempio nel 2020 ricevette la candidatura agli Oscar come migliore sceneggiatura non originale per “Piccole Donne” che ha saputo modernizzare senza snaturare il capolavoro di Louisa May Alcott. E questi sono solo due esempi della trentasettenne di Sacramento che una idea per definita di come vuole fare cinema.

Una Barbie da Premio Nobel

Tornando a Barbie è un film di cui tutti parlano, discutono, scrivono ma si creano anche meme e parodie. E già questo è un successo. Ma non è solo una questione di gusti è un qualcosa di politico, di intellettuale.

Lo ritroviamo anche nel monologo di Gloria, la madre single, che ha un ruolo centrale nella coscienza di Barbie, interpretata da America Ferrera. Una delle ultime conferme ci arriva via Twitter dove la premio Nobel per la Pace 2014, l’attivista e blogger pakistana Malala Yousafzai, ha postato una foto assieme al marito.

Lo scatto è accompagnato dalla frase “Questa Barbie ha un premio Nobel. Lui è solo Ken”. Come recita il claim del film: “Lei puoi essere tutto ciò che vuole. Lui solo Ken”. E noi?

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